TORTA D’INVERNO

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Buongiorno a tutti!
Oggi vi propongo una torta, non solo invernale a dire il vero, adatta soprattutto per chi ama il limone e il suo gusto un po’ aspro. Infatti, la torta è farcita con una crema non troppo dolce, molto “limonosa”, che viene però addolcita da uno strato di panna montata steso sopra la crema stessa.
Era da vari anni che non la preparavo; la settimana scorsa, spulciando tra le ricette fatte negli anni passati, mi sono ricordata che era veramente buona e, quindi, l’ho voluta riproporre.

All’epoca, la ricetta l’ho trovata in un piccolo opuscolo della Cameo riportante alcune ricette di dolci che avevano come protagonista il Dolceneve; in passato l’ho usato spesso, poi non l’ho più comprato e, questa volta, ho usato della panna montata.

Ricordo che, una volta, questa torta l’ho preparata per una cena tra amici e a tanti è sembrato strano l’accostamento di una crema al limone con la panna montata! Invece, poi, assaggiandola, si sono decisamente ricreduti, perché il gusto è decisamente gradevole! Qualcuno mi ha anche chiesto la ricetta della crema!

Rispetto alla ricetta originale, che è ottima, ho dovuto fare qualche modifica per la mancanza di alcuni ingredienti. Esattamente:

1) non avevo le mandorle, ma mi ritrovavo in casa degli amarettini secchi e ho usato quelli

2) non mi ritrovavo dei mandarini e, non avendo tempo per andare a raccoglierli in campagna, ho usato uno sciroppo di acqua e zucchero.

La torta è venuta buona lo stesso, anche se bagnata con il succo dei mandarini lo è di più.
Ah, la torta è buona anche senza farcitura.
Procediamo quindi con la ricetta.

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Ingredienti per una teglia da 24 cm. Per l’impasto:
150 g burro liquefatto e freddo
150 g di zucchero
3 uova
75 g di farina di mandorle (io amaretti secchi sbriciolati)
150 g di farina 00
3 cucchiai di latte
½ bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

Per la farcitura e la decorazione:
succo e scorza grattugiata di 3 limoni
350 ml di acqua
150 g di zucchero
50 g di amido di mais
10 g di burro

succo di mandarini

100 g di Dolceneve +300 ml di latte freddo (io 300 ml di panna da montare)

Preparare la base: mescolare uova, burro, zucchero e sale, unire a cucchiate le due farine, precedentemente mescolate con il lievito, alternando l’aggiunta del latte. Versare l’impasto nello stampo rivestito con carta forno (io uso gli stampi a cerchio apribile, rivesto il fondo con la carta e imburro i lati). Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 30-35 minuti (regolarsi in base al proprio forno). Sfornare e fare raffreddare.

Preparare la crema: mescolare succo e scorza dei limoni con l’acqua. in un pentolino mettere zucchero e amido, aggiungere un po’ del liquido preparato e mescolare in modo da ottenere una crema liscia e senza grumi. Versare il restante liquido, unire il burro e fare addensare a fuoco basso, mescolando in continuazione. Fare intiepidire.
Montare la panna (o il Dolceneve come indicato sulla confezione) zuccherandola.

Comporre la torta: tagliare la torta a metà, bagnare lo strato inferiore con un po’ del succo di mandarini, versare la crema al limone ancora tiepida, livellarla e farla raffreddare completamente. Spalmarvi sopra 1/3 della panna e livellare. Coprire con il secondo strato, bagnare con altro succo e procedere alla decorazione. La mia è molto semplice.

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E non può mancare la foto dell’interno:

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In definitiva, ripeto, nonostante il nome, è una torta che in realtà può essere preparata tutto l’anno, semplicemente sostituendo il suco di mandarini con un’altra bagna. A presto,
Nata

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UN COMPLEANNO…TRE TORTE

Pubblicazione1

Buongiorno a tutti!
Oggi da noi, dopo non so più quanti giorni di pioggia, finalmente c’è una magnifica giornata di sole, con un cielo di un azzurro intensissimo. Da un po’ di tempo sono diventata meteoropatica (si dice così???), quando mi sveglio e vedo pioggia o, peggio ancora, quel maledetto scirocco che ci sovrasta come una cappa, circondandoci di fitta nebbia umida che sembra volerti entrare in casa…beh, mi sento floscia pure io. Invece, quando, aprendo la finestra, vedo un cielo limpido, sereno e vedo spuntare i primi raggi di sole…mi si rallegra il cuore e mi viene voglia di fare mille cose.

Quindi stamattina, dopo aver accompagnato i bambini a scuola, ho spalancato tutte le finestre, arieggiato la casa e, mentre stendevo il bucato e spazzavo il terrazzino, mi sono goduta pienamente questo sole quasi primaverile. Le foto che vedete qui sopra le ho scattate da varie angolazioni di casa mia, così ne approfitto per mostrarvi qualche stralcio del mio paesino…

Andando all’argomento del post di oggi, si tratta, tanto per cambiare, di torte. Il titolo si riferisce al fatto che, quest’anno ho dovuto preparare, con piacere devo dire, ben tre torte per il 48° compleanno della mia dolce metà, il 26 agosto del 2014.
Procediamo con ordine.

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Questa prima torta l’ho preparata per i festeggiamenti qui a casa, con la famiglia, farcendola con la sua crema preferita.
Ecco la scheda:

BASE                    biondina
BAGNA                 acqua e zucchero
FARCITURA          crema pasticcera alle nocciole
DECORAZIONE    panna e confetti e codette di cioccolato

Ecco dove potete trovare le ricette: https://leduecucine.com/2014/11/24/torta-winnie-the-pooh-per-sebastiano/ per la torta biondina e https://leduecucine.com/2014/11/17/torta-alle-nocciole/ per la crema pasticcera alle nocciole.
Inutile dire che era buonissima!

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Andiamo alla seconda torta che ho preparato per i colleghi d’ufficio (mio marito è impiegato nell’ufficio tecnico del Comune di un paese vicino). Anche questa volta, ho esaudito (ho cercato di farlo, perlomeno) una sua richiesta: una torta…scaramantica (sembra che ne abbiano bisogno…).
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Ecco la scheda:
BASE                    PdS
BAGNA                 al limoncello
FARCITURA          crema al limone e cioccolato bianco
STUCCATURA      panna
DECORAZIONE    pdz

Per le ricette, potete andare qui: https://leduecucine.com/2014/11/07/torta-rosa-con-crema-chantilly-alle-mandorle/ per il pan di Spagna (sostituendo l’aroma mandorle con buccia grattugiata di limone) e https://leduecucine.com/2015/01/28/torta-per-il-battesimo-di-francesco/ per la crema al limone e cioccolato bianco.
Mio marito mi ha detto che la torta è stata molto gradita!
Avendo anche poco tempo, ho pensato di decorare semplicemente la torta con vari oggetti portafortuna:
il quadrifoglio:
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la coccinella:
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il ferro di cavallo:
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il numero 13:
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e non poteva di certo mancare il cornetto:

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Infine, l’ultima torta: l’ho preparata per lo studio di architettura (non ve l’avevo detto, ma mio marito è architetto) che mio marito gestisce con altri 3 amici. Qui, mi ha dato carta bianca e ho preparato una semplicissima torta con base e farcitura uguali alla seconda torta, ma decorata con panna, che ho lievemente colorato di giallo, e una spolveratina di zucchero colorato (per chi volesse sapere come l’ho preparato, può leggerlo qui: https://leduecucine.com/2015/02/06/torta-per-la-prima-confessione-di-chiara/).

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Anche in questo caso, la torta ha avuto successo!

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In più, stavo quasi per dimenticarmene, un nostro caro amico ha organizzato un altro piccolo festeggiamento a sorpresa, al mare con altri amici con cui abitualmente ci ritroviamo nei caldi pomeriggi d’estate (la torta, comunque, l’hanno comprata in una pasticceria). Quindi, avrei dovuto intitolare l’articolo “un compleanno…quattro torte”.

Alla prossima,
Nata

TORTA NEMO

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Salve a tutti!
Da me oggi fa freddo e sui monti che circondano il mio paesino c’è la neve. Chissà che non si ripeta quanto accaduto il 31 dicembre scorso..vedremo…
Viste le temperature, mi voglio e vi voglio riscaldare con una torta che ci riporta all’estate, il sole, il mare… E’ la torta che ho preparato per il 1° compleanno del mio nipotino Francesco, il 7 agosto 2014, mi hanno dato carta bianca e ho deciso di preparare una torta con il simpatico pesciolino Nemo.

Vi dico subito che sono rimasta soddisfattissima del risultato, è venuta proprio come l’avevo immaginata. Questa volta non mi sono fatta prendere dall’ansia e, infatti, tutte le decorazioni le ho preparate in una mattinata, senza incontrare nessun problema. Beh, una critica me la faccio, però: avrei dovuto usare un vassoio diverso, questo è proprio bruttino…

Per quanto riguarda l’interno, ho usato ricette supercollaudate. Ho preferito fare una torta piccola (di 22 cm di diametro) sia per evitare possibili danni durante il trasporto (fino a Messina) sia perchè, a mio parere, l’avrei potuta decorare meglio e ho preparato anche un’altra torta del tutto uguale, chiaramente non decorata, se la prima non avesse dovuto essere sufficiente.

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Passiamo dunque alla scheda:

BASE                  pan di Spagna di 22 cm di diametro
BAGNA               sciroppo di acqua e zucchero
FARCITURA        crema limone e cioccolato bianco
STUCCATURA     panna
DECORAZIONE   pdz

Non metto le ricette che potete trovare nei post passati https://leduecucine.com/2014/11/07/torta-rosa-con-crema-chantilly-alle-mandorle/ per il pan di Spagna (sostituendo l’aroma mandorle con buccia grattugiata di limone) e https://leduecucine.com/2015/01/28/torta-per-il-battesimo-di-francesco/ per la crema al limone e cioccolato bianco.

Per quanto riguarda le decorazione, lascio parlare le immagini. Qui la torta ricoperta con la pasta di zucchero (dietro si vede il pesciolino di gomma da cui ho preso spunto per modellare Nemo):

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Il topper: Nemo tra  coralli, spugne, conchiglie, alghe, stelle marine e sassolini. Per la sabbia ho usato…biscotti sbriciolati (volevo usare lo zucchero di canna, ma l’avevo finito! Comunque, l’effetto sabbia è riuscito ugualmente!). La scritta invece, come anche le bollicine d’acqua, è fatta con la glassa:

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Ecco qui Dori, il pesciolino smemorato che ha aiutato il padre di Nemo a ritrovarlo (è modellata con la tecnica 2D):

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Dalla sabbia spunta un polpetto:

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Qui, altri coralli, spugne, alghe, stelle marine:

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Ecco la spugna…numero 1 e non è carino il granchietto nascosto sotto l’alga?

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E, per finire, gustatevi una bella fetta…

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Perdonatemi, mi sono dilungata troppo… A presto,

Nata

 

“U PANITTU”

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Salve a tutti!
Ritorno, dopo quattro giorni, con la ricetta del “panittu” che in italiano suonerebbe più o meno come “piccolo pane”. Non è una ricetta tradizionale siciliana o del mio paese e il nome potrebbe trarre in inganno, perché non ha niente a che fare con il pane. Si tratta semplicemente del nome con cui mia madre chiamava un dolce che ci preparava spesso per merenda: una torta con limone e uvetta.

Insomma, è uno dei dolci della mia infanzia: quando ero piccola, mia madre molto raramente comprava delle merendine confezionate, oggi invece così diffuse (anche se io, con i miei figli, cerco di non esagerare con questi prodotti, inevitabilmente sono più diffusi e comuni di quanto non lo fossero in passato).

Mi viene da pensare quanto erano diverse le nostre merende da bambini. Oltre alla suddetta torta e a qualche altro dolce simile, mangiavamo pane (fatto in casa) con: marmellata (anche questa homemade), olio e zucchero, pomodoro strofinato su entrambi i lati della fetta e condito con sale e olio (quanto era buono!!!), nutella (beh, questa ce la concedeva…) e, più raramente con qualche insaccato. E, almeno tre volte a settimana, ci toccava mangiare l’uovo alla coque: quanto detestavo quei giorni…non mi è mai piaciuto, e non lo mangio neanche ora, perché odio la consistenza molliccia dell’albume… E mi stavo dimenticando del budino: anche questo avevo un nome tutto suo, noi lo chiamavamo “biancu” cioè bianco, nome che includeva sia quello al cacao, sia quello realmente “bianco”, cioè preparato solo con latte, zucchero, amido e scorza di limone (era il mio preferito).

Tornando al “panittu”, dunque non è altro che una torta con limone e uvetta. Ecco la ricetta:

Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro
500 g di farina 00 (io uso la farina per dolci della Barilla)
400 g di zucchero
4 uova
100 g di burro liquefatto e freddo
250 ml di latte
circa 100 g di uvetta sultanina
la scorza grattugiata e il succo di 1 limone
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

Il procedimento è semplicissimo: innanzitutto, mettere l’uvetta a mollo in acqua tiepida e accendere il forno a 180°C.
Sbattere bene le uova con lo zucchero, la scorza grattugiata e il succo del limone e il pizzico di sale. Sempre con le fruste in funzione, aggiungere il burro, il latte e poi, a cucchiaiate, la farina mescolata con il lievito. Infine, amalgamarvi l’uvetta, versare l’impasto nello stampo rivestito con carta forno (io uso gli stampi a cerchio apribile, rivesto il fondo con la carta e imburro i lati) e cuocere in forno per circa 40 minuti (regolarsi in base al proprio forno).
Una volta raffreddato e sformato, spolverare con zucchero a velo.
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E questo è tutto. A presto,
Nata