La settimana scorsa abbiamo abbiamo mangiato le prime fave e i primi piselli freschi. Ogni anno i primi piatti che preparo con queste primizie sono la pasta con fave e patate e, appunto, “favi e piseddi scattìati”. Onestamente non so il perchè di questo nome perchè scattiato/scattiata nel dialetto siciliano significa ‘pazzo/pazza’, più precisamente una persona che ha perso il lume della ragione e sarebbe capace di compiere qualsiasi azione.
E’ un piatto tipico del messinese, credo, comunque sicuramente lo è del mio paese. Si può servire come contorno o anche come secondo piatto. Ecco la ricetta, fatta con ingredienti molto semplici, chiaramente è quella “di famiglia”.
Ingredienti:
cipolla
fave
piselli
patate
menta (facoltativa, ma ci sta veramente bene)
sale
olio
pepe (facoltativo)
La preparazione è estremamente semplice. Affettare la cipolla (a me piace non troppo finemente) e farla appassire in olio. Aggiungere fave e piselli (non devono essere troppo duri) e le patate tagliate a tocchetti e fare insaporire. Salare, pepare, unire qualche foglia di menta e portare a cottura, unendo, se necessario, pochissima acqua calda. Il tempo di cottura ovviamente dipende da quanto sono tenere le verdure, le mie erano veramente molto tenere e in 15 minuti erano pronte.
Mia madre, a volte, aggiunge anche qualche cuore di carciofo.
Tutto qua. A presto,
Nata